Partire dall’ABC è un modo per dire “partire dall’inizio” e l’ABC di Ellis è un buon inizio per comprendere le nostre emozioni, come reagiamo alle situazioni.
L’ABC model dello psicologo statunitense Albert Ellis (1913-2007) è un sigla, dove A sta per antecedent, B per belief e C sta per consequence. A è il fatto, la situazione, ciò che accade; B sono i pensieri, le convinzioni della persona; C sono le emozioni e i comportamenti che essa mette in atto.
Ecco lo schema con due esempi:
A – IL FATTO | B – COSA HO PENSATO? | C – COSA HO PROVATO E COME HO AGITO? |
Sono a casa da solo. Il capo mi ha rimproverato. | Non sopporto di stare solo senza far niente. Mi sento inutile. Non mi piace che se la prenda sempre e solo con me per il lavoro della squadra. | Mi annoio (emozione). Mi abbuffo (comportamento). Mi sono irritato (emozione). Sono andato via dall’ufficio sbattendo la porta (comportamento). |
L’ABC è una tecnica semplice che ci aiuta ad avere la consapevolezza sul perché in quella data situazione abbiamo provato quella emozione e ci siamo comportati in quel modo; ci “costringe” a fermarci e a riflettere sui pensieri che abbiamo avuto, quando è accaduta quella situazione e come proprio da quei pensieri, siamo stati spinti a vivere quelle emozioni e ad agire in quel modo.
In altre parole, emozioni e comportamenti sono solo il risultato di come abbiamo interpretato l’evento, in tal senso affermava Marco Aurelio:
“Se una cosa esterna ti tormenta, non soffri per quella cosa in sé, ma per il giudizio che hai su di essa. Ed è in tuo potere spazzar via subito quel giudizio”.
Spazzar via subito quel giudizio per interpretare diversamente l’evento è la cosiddetta “gestione delle emozioni” che, in realtà, riguarda propriamente la gestione dei pensieri. Come, dunque, gestire i pensieri per poter meglio gestire le emozioni e i comportamenti?
Ad ABC basta aggiungere, neanche a dirlo, D ed E e non è una “battuta”, poiché D sta per discussion, e E per effects. Si procede, cioè, mettendo in discussione i pensieri, le convinzioni che abbiamo avuto nei confronti di quell’evento, attraverso domande come: ma è proprio vero?…come faccio a saperlo?…che cosa accadrà se continuerò a mantenere questa convinzione? che cosa può accadere se modifico la mia convinzione, magari rendendola potenziante?
Dopo di che, al solo rispondere a queste domande, al solo riflettere, posso percepire in me stesso degli effetti emotivi, un cambio di umore, per aver trovato un diverso comportamento, migliore, gestito, appunto.
D – MA È VERAMENTE COSÌ? | E – ORA COME MI SENTO? COSA FARÒ? |
Sì, non sopporto di stare solo senza far niente e, quindi, potrei mettermi a sistemare i vasi sul balcone, oppure a riordinare i libri sulla libreria. Sì, non mi piace che se la prenda sempre e solo con me per il lavoro della squadra, per cui dopo la ramanzina chiedo di essere spostato in una squadra più responsabile. | Mi sento più attivo, più soddisfatto. Mi sento più leggero, più libero di aver trovato una via di uscita. |
Dunque ABCDE per partire e per continuare… che ne dite di provarci?
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