L’EROE è, dunque, tornato nel MONDO ORDINARIO ma avverte chiaramente di essere un altro, non è più la persona che era partita, il viaggio lo ha cambiato, ciò che ha vissuto lo ha cambiato e ora porta con sé l’esperienza raggiunta, un dono da poter offrire al mondo ordinario.
Tuttavia, si pone delle domande: il mondo che aveva lasciato, e in cui ora è tornato, sarà capace di apprezzare il dono, l’elisir (una nuova conoscenza, un oggetto, una qualità riscoperta di se stesso…)? Egli stesso sarà accettato per quello che è diventato? Saprà riadattarsi al mondo che aveva lasciato, ormai così diverso ai suoi occhi?
La risposta a queste domande è necessaria all’EROE per decidere due possibili strade:
1. rimanere nel mondo ordinario, avvertendo la missione di essere colui che, cambiato durante il viaggio, è venuto a rendere il MONDO ORDINARIO un po’ STRAORDINARIO,
2. andar via e tornare nel MONDO DELL’AVVENTURA, a causa di forti resistenze, contrasti, e partire per un’altra CHIAMATA. Questa seconda scelta è generalmente la più comune poiché l’EROE avverte enorme la difficoltà, se non l’impossibilità, di riadattarsi.
Qui finisce il terzo e ultimo atto.
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